CONCETTI
DI UNO E BINO

Per Ferrari “[…] il somatico che definisce l’Oggetto Originario Concreto va inteso non come ‘ambiente’ del mentale, né tantomeno come suo supporto, ma come un insieme di funzioni (sensoriali, metaboliche etc.) che si articolano con le funzioni mentali. Lo sviluppo delle funzioni mentali e parallelamente il contenimento (registrazione) delle sensazioni confusive, si dà attraverso un graduale ‘distanziamento’ mentale dell’Io della persona in quanto persona somatica, e avviene quindi attraverso l’istituirsi di una relazione tra l’Io visto come luogo delle rappresentazioni e il proprio corpo (UNO e BINO) e successivamente, tra individuo e la propria mente” (Ferrari, L’eclissi del corpo, 1992).

Per Oggetto Originario Concreto (O.O.C.) si intende una unità costituita da un corpo in senso fisico, dalle sensazioni che da questo provengono e da un apparato mentale che registra e annota. Si tratta di un Oggetto, perché si riferisce al corpo dell’individuo considerato in se stesso, come già dato, non come il risultato di un divenire attraverso un processo di introiezione; Oggetto, in quanto unico oggetto di cui la mente, che, pure, da esso prende l’avvio, deve potersi occupare e prendersi cura; Originario, in quanto é intrinseco alla diversità originaria ed originale di ogni individuo; Concreto, perché la sua qualità primaria è costituita dalla fisicità.

 

L’O.O.C. è il dato presenza, Uno, in relazione al quale la mente, Bino, entra in funzione. Il Bino va inteso a sua volta come l’insieme delle funzioni di registrazione, rappresentazione e simbolizzazione, immanente nell’Uno allo stato potenziale fin dalla nascita ed attivato all’origine dalla necessità di attenuare il marasma che caratterizza i primi momenti di vita autonoma (extrauterina) attraverso un progressivo distanziamento ed attenuazione delle percezioni sensoriali e dalla presenza protettiva della funzione materna.
I termini Uno e Bino, dunque, non coincidono tout court con i concetti di corpo e mente e stanno ad indicare due insiemi di funzioni differenziate. Il corpo non è considerato soltanto come pura fisicità (oscuro e meccanico insieme di apparati), ma come corporeità che, attraverso il percepire ed il registrare il dato sensoriale, è in grado di trasmettere come presenza attiva le sensazioni percepite e registrate ad un Bino che servendosi dell’apporto dell’ambiente culturale conferisce loro dicibilità.

In questa prospettiva, la relazione dialettica fra Uno e Bino (Relazione Verticale) costituisce un sistema dinamico le cui alterne vicende in connessione con le vicissitudini della vita (Relazione Orizzontale) lasciano emergere ora uno ora l’altro degli aspetti che lo compongono, in un insieme che attraversa nel corso del vivere momenti di maggiore o minore armonia o disarmonia, lungo un continuum in cui si alternano momenti entropici e negentropici.