LA RETE DI CONTATTO

Il processo che permette che sensazioni ed emozioni possano essere “pensate” esige la messa a fuoco di queste ultime .

Tale operazione si può realizzare se c’è uno spazio, che definiamo spazio mentale o psichico, senza il quale non è possibile nessuna operazione di astrazione e quindi di pensiero.

Per spazio mentale si intende quello spazio di volta in volta lasciato libero attraverso il processo di eclissi dell’OOC che consente la condizione per la discriminazione dello stimolo sensoriale e la premessa per potenziali formulazioni di pensiero.

È all’interno di questo spazio che si può instaurare una relazione dinamica tra le dimensioni che abbiamo definito relazione primaria verticale (UNO) e relazione primaria orizzontale (BINO).

Entrambi questi rapporti primari si instaurano contemporaneamente all’inizio della vita e proseguono per tutto il suo corso, anche se in modo non lineare, con continui rimandi e riferimenti.

È possibile perciò isolare e distinguere, tra gli aspetti della personalità, i sintomi, gli atteggiamenti e le azioni riconducibili alla dimensione verticale o a quella orizzontale non tanto in riferimento alla loro genesi, quanto alla loro specifica dinamica in atto.

Possiamo rappresentare tali rapporti come due coordinate i cui punti di intersezione stabiliscono l’incontro tra i diversi aspetti della personalità dell’individuo e dei singoli elementi della sua vita.

Quindi alla base dell’attività psichica che muovendo dalle sensazioni, emozioni e sentimenti tende a manifestarsi attraverso il pensiero possiamo ipotizzare l’esistenza di una funzione che viene denominata rete di contatto e che ha origine dall’intersecarsi delle sensazioni-emozioni che irrompono in ogni istante con le versatili possibilità di pensiero, che esse stesse tendono a stimolare.

La rete di contatto, è la risultante delle dimensioni verticale ed orizzontale e ad un tempo ciò che permette l’articolazione di queste due dimensioni.

La dimensione orizzontale dà rappresentabilità a ciò che appartiene alla dimensione verticale ma non il significato. Questo è compito esclusivo della dimensione verticale.

La rete di contatto, nel rendere possibile la creazione di corrispondenze significative tra l’emergere di sensazioni ed emozioni e l’incessante attività di registrazione della mente, realizza le condizioni per l’individuazione di nodi significativi. Questi nodi hanno la possibilità di trasformarsi in pensiero mentre tutto ciò che non rimane “significato” in questo processo fluisce verso l’area entropica a costituire l’inconscio che quindi ad ogni istante viene prodotto e dal quale ad ogni istante attingiamo.

In tal senso i nodi non coincidono con l’intersecarsi delle maglie della rete di contatto (dim. verticale e orizzontale) ma si costituiscono ogni volta che la dinamica tra sensazioni, emozioni e attività di registrazione della mente pone in essere le condizioni per un processo di trasformazione in rappresentazioni mentali e quindi in pensiero.

In questo incessante dinamismo possono verificarsi in ogni momento turbolenze e disarmonie dovute a conflittualità ora per insufficienza di nodi, ora per l’impossibilità di produrne.