GIORNATA DI STUDIO
“IL CAMBIAMENTO NELLA RELAZIONE ANALITICA”
Roma Eventi – Via Alibert, 5/a
Fin dalle sue origini la psicoanalisi si è interrogata sulla questione del cambiamento in relazione alla fine dell’analisi.
Sviluppando la sua ipotesi che colloca la dimensione corporea come origine della mente e suo oggetto primo, A. Ferrari giunge ad una trasformazione del modo di intendere la relazione analitica, la sua tecnica, le sue finalità. La relazione analitica viene da lui considerata come un sistema autointerpretante, che contiene al suo interno i parametri per una sua validazione, caratterizzato dalla duplice costante dinamica dell’andare verso se stesso dell’analizzando e del tornare verso se stesso dell’analista. Centrale in questa impostazione la responsabilità dell’analizzando verso se stesso.
Ne deriva la necessità di ripensare in termini teorico-clinici la questione del cambiamento nella relazione analitica, in quanto, partendo da questi presupposti, non possiamo più assumere tra gli obbiettivi della relazione analitica né quello di una finalità riparativa né quello di fornire all’analizzando strumenti di crescita.
Che cosa cambia? Come cambia? Attraverso quali strumenti clinici?
Ci è sembrato interessante estendere a quanti ne siano interessati il dibattito clinico e teorico che da circa un anno stiamo svolgendo all’interno del nostro gruppo di ricerca intorno a questo tema.
L’Istituto Psicoanalitico di Ricerca e Formazione “Armando B. Ferrari”, fondato da A. Ferrari nel 2005, si propone di riflettere intorno a temi centrali nella teoria e nella clinica psicoanalitica, di sviluppare e di approfondire i molteplici temi clinici e teorici che A.B. Ferrari ha aperto durante la sua ricerca cui ha dedicato la maggior parte della propria esistenza e di promuovere occasioni di riflessione e dibattito con altri studiosi appartenenti alla nostra e ad altre discipline sulle ipotesi che nel corso della nostra attività è stato e sarà possibile formulare.