22 Giugno 2019

Sala Conferenze Opera Don Calabria

Via G. Soria 13 – Roma

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Come ogni anno, alla conclusione dei percorsi formativi, si è scelto di dedicare una Giornata Seminariale conclusiva ai colleghi che, nell’anno 2018-2019, hanno completato il corso biennale e il quarto anno di approfondimento clinico.

I Corsi   vengono organizzati dal nostro Istituto in risposta alla richiesta formativa di Psicoterapeuti, Psicologi e Psichiatri, e altre figure professionali che operano nel campo della salute mentale, e all’interesse da essi manifestato per le nostre ipotesi di lavoro e ricerca clinico-teorica, a partire dall’ipotesi dell’OOC che recupera la centralità della dimensione corporea nel funzionamento psichico e di conseguenza nel contesto della relazione analitica.

I professionisti-partecipanti hanno presentato e discusso gli elaborati finali all’interno di un gruppo allargato. Sono state trattate tematiche clinico/teoriche pensate nel contesto della relazione analitica e sviluppate in piccoli gruppi con la supervisione di tutors facenti parte dell’IPFR A. B. Ferrari.

La presentazione e la discussione degli elaborati ha fatto riferimento ad importanti tematiche cliniche quali: Infanzia e Adolescenza, Mascolinità e Femminilità, la Costellazione Edipica, la costruzione dell’Identità, Verticalità e Orizzontalità, Relazione analitica e Relazione Comune, perdita e separazione, Registri di Linguaggio, il Punto d’Urgenza, l’Analisi con ammalati che hanno ‘solo domani’. 

Il confronto ha permesso di sviluppare altri interessi clinici e nuove prospettive di ricerca su cui continuare a riflettere da settembre 2019. Inoltre, nella fase iniziale della giornata è stato possibile condividere tra i presenti, l’esperienza del Tai Chi Chuan con l’Istruttrice di Accademia Anna Siniscalco, Presidente dell’Associazione “Dinamica Tai Chi Chuan e Arti Associate” e con la Dr.ssa Fausta Romano Presidente dell’Istituto IPFR. Per coloro che hanno partecipato questa è stata descritta come un’esperienza arricchente: un’ottima opportunità per incontrare corpo e mente. Il vertice di osservazione condiviso è stato quello dell’aver lavorato sull’ampliare la capacità di ciascuno  di auto-osservazione intenzionale, imparando a ‘stare’ e ad accogliere ciò che si andava scoprendo.